Il CIBO nel LOCKDOWN

Photo-by-Evelyn-Semenyuk-on-Unsplash

Tutti abbiamo cercato rifugio e consolazione nel cibo durante il precedente lockdown con il conseguente aumento più o meno importante di peso. Anche adesso siamo costretti ad un lockdown, anche se più breve cerchiamo di evitare di ripetere gli errori commessi durante il precedente ed insieme esaminiamo quali sono le cause che ci possono portare a questi comportamenti. Abbiamo detto quindi il cibo essere un grande consolatore, un rifugio, quando lo stato emotivo ci porta verso i piani più bassi della sua scala e gli accessi al frigorifero sono troppo frequenti, facili e ripetitivi.

Forse è il caso di capire cosa scatta nella nostra mente e cosa mette in moto questi atteggiamenti a volte eccessivi.

Anche in questo caso faccio riferimento agli aspetti che alcuni fiori di Bach mi possono suggerire.

Qui non è il caso di parlare di disturbi dell’alimentazione ma solo di disagi che portano a rifugiarci un po’ troppo spesso nel cibo .

Una sensazione che spesso si trova mangiando è di non essere abbastanza sazi, come la necessità di riempire continuamente un vuoto dovuto a due motivi:

– insicurezza esistenziale che il periodo di grande difficoltà che si è costretti a vivere ci porta, ossia la sensazione che la propria vita sia sempre in pericolo per via del virus o di altre situazioni. Il fiore che ci può tranquillizzare e abbassare la soglia di stress che questa condizione porta è Aspen;

– la seconda causa può essere, per chi soffre di ipocondria, l’ansia per la propria salute che ci accompagna costantemente lasciando uno stato di precarietà e paura per ciò che ci può accadere. In questo caso il fiore che può aiutare è Heather.

Un altro atteggiamento disturbante è mangiare con voracità assalendo il cibo e conquistandolo per paura che gli altri ce lo possano sottrarre, scatenando un’avidità mangereccia. Il fiore che possiamo utilizzare qui e Chicory.

L’ultimo atteggiamento da analizzare è quello dovuto allo stress che si scatena per una sorta di surmenage familiare, per la presenza continua dei familiari e conseguente moltiplicarsi di incombenze che portano ad un certo punto ad una caduta di energia psicofisica. In questo caso i fiori a cui chiedere aiuto possono essere impatient e scleranthus.

Poi abbiamo l’atteggiamento forse più comune, quando l’ansia generalizzata scatena la famosa fame nervosa soprattutto in persone di solito molto attive che in questo periodo sono costrette a stare ferme troppo a lungo. Il fiore a cui chiedere aiuto è Agrimony .

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