Tutte le tecniche qui illustrate necessitano nella fase iniziale di un operatore esperto, in seguito, una volta appresi gli esercizi ciascuno potrà autonomamente praticare il rilassamento certamente in un ambiente consono alla pratica oppure al bisogno anche in ambienti affollati e rumorosi per distaccarsi da tali contesti.

Un discorso a parta va fatta per il Training Autogeno in cui la presenza dell’operatore specializzato è necessaria per un tempo più lungo.

Il rilassamento con la tecnica della VISUALIZZAZIONE

La tecnica del rilassamento attraverso la visualizzazione di immagini non richiede l’utilizzo di attrezzature speciali, né di possedere alcun potere particolare ma solo la conoscenza di come usare l’immaginazione  e di come rilassarsi.

All’inizio cominciando a praticare la  visualizzazione  verranno in testa immagini sconnesse che sembreranno non avere importanza per la vita e i desideri. Tutto ciò fa parte del processo di apprendimento e quando sarà il momento si avrà la capacità di controllare l’immaginazione. Nel frattempo mai impedire neanche alla più bizzarra delle immagini l’ingresso nella mente, la si osserva e la si modifica in qualunque maniera si vuole. Se l’istinto non ne riconosce l’importanza bisognerà lasciar andare il pensiero per la sua strada, inseguito sicuramente se ne capirà il senso.

Se la mente divaga e pensieri fortuiti si insinuano in essa non cercate di rimuoverli con la forza e non fatevi pervadere dall’ira e dall’impazienza. Queste sensazioni basterebbero a scacciare ogni sensazione di rilassamento. Lasciate che il pensiero ozioso entri nella mente, guardatelo, ditevi che ve ne occuperete inseguito .

I primi tentativi di visualizzazione spesso implicano solo immagini visive e non sentimenti e sensazioni, ciò è abbastanza comune nelle persone non abituate ad usare l’immaginazione. Ci si può aiutare utilizzando il gioco mentale della domanda e risposta, ad es.. “Cosa vedo? Cosa mi fa sentire quello che vedo?” così facendo progressivamente l’emozione verrà incorporata alla visione.

Può accadere, soprattutto alle persone non abituate a provare un autentico rilassamento, di addormentarsi durante l’esercizio. Va tutto bene, da un lato ciò significa che si sta perfezionando la tecnica di rilassamento, dall’altro il processo prosegue nell’inconscio, anche se non se ne è consapevoli.     

Tecniche di RILASSAMENTO A MEDIAZIONE CORPOREA

Questa tecnica utilizza la distensione muscolare (il rilassamento) per produrre modificazioni variabili dello stato di coscienza inteso come livello di vigilanza.

La struttura di base della tecnica comprende due fasi tra loro articolate:

– contrazione/distensione agita

– contrazione/distensione immaginata

Nella prima fase c’è una presa di coscienza, da parte del soggetto, del proprio corpo, ottenuta attraverso la focalizzazione dell’attenzione sulle sensazioni collegate ai punti di contatto del corpo sul supporto che lo accoglie. La finalità di questa fase consiste nel dare inizio al viraggio dell’orientamento mentale, spostandolo dalla percezione della realtà esterna verso una sempre maggiore soggettività dei vissuti esperienziali.

L’attività di contrazione e successiva distensione muscolare dei vari distretti corporei, oltre ad attivare la dinamica attività/passività, che è una delle caratteristiche di tale tecnica, rendono più comprensibile e realizzabile il rilassamento.

Nella seconda fase c’è la ripetizione della fase precedente (contrazione/distensione) senza eseguire però i movimenti, ma solo immaginando di farli. Questo per accentuare ed affinare la capacità immaginativa del soggetto collegata al proprio corpo.

Infine un’altra tecnica molto conosciuta è quella del Training Autogeno, che vedremo nel prossimo articolo di cui qui sotto c’è il link:

    

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